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Il Palio - Notizie generali

Tutto ha inizio il…giorno dopo. Finisce la Carriera e si comincia a lavorare al prossimo Palio. Ogni Contrada potrebbe essere in Campo anche solo dopo 44 giorni : tanti dividono il Palio di Provenzano, 2 Luglio, da quello dell’Assunta, 16 Agosto. Praticamente il tempo di rinfrescare i costumi della Comparsa, e via! Breve inciso per la Comparsa : questa concorre per l’assegnazione del ‘Masgalano’. Per chi ancora non lo sa è il premio che si assegna alla Comparsa più elegante, più compatta, più coordinata, che ha fatto insomma la migliore figura in Piazza. Masgalano pare significhi proprio più elegante, più distinto e derivi dallo spagnolo : Mas = più + galano = galante, distinto, elegante. Anche un Canto della tradizione parla di un uomo definendolo “…gentil galan…”. Il premio consiste in un piatto, con al centro una protuberanza dall’incerto significato : potrebbe, ad esempio, ricordare una mammella alla quale ci si nutre : il Palio in fondo è vita per la gente di Siena e per vivere ci si deve nutrire. Il Masgalano è un premio molto ambìto, è una importante espressione del Palio : vincerlo conferisce un grande onore alla Contrada.
Sono due i Palii che si corrono a Siena, hanno cicli diversi e non si incrociano. Ogni Contrada li può correre anche tutt’e due nello stesso anno. Hanno le stesse regole e meccanismi, si capisce, lo stesso svolgimento, provocano la stessa identica passione. Il Palio viene corso da 10 Contrade sul totale di 17 : 7 vi partecipano ‘di diritto’ ed hanno un anno di tempo per preparasi; 3 sono tirate a sorte fra le altre 10 appena 5 settimane prima della Carriera. Quindi le 7 che non corrono saranno quelle che ‘di diritto’ saranno in Piazza il prossimo anno, mentre le altre 3 saranno sorteggiate fra le restanti 10 e così via. E così per ognuno dei 2 cicli. Tre giorni prima della Carriera si entra nella fase caldissima del Palio : i cavalli vengono dati in ‘sorte’ alle Contrade con la cerimonia della ’tratta’: i nomi dei cavalli e delle Contrade vengono ‘tratti’ da differenti bussoli e abbinati fra loro. Il ‘barbaresco’, con un folto gruppo di contradaioli, prende in consegna il cavallo ‘avuto in sorte’ che non perderà mai di vista, accudendolo come un figlio. Dalle esclamazioni dei contradaioli si comprende la qualità del cavallo e se risponde alle aspettative della Contrada. Con cori, canti e il nugolo di contradaioli viene condotto alla stalla, nel cuore della Contrada il cui accesso , difendibile da ogni (im)possibile attacco, resta sotto stretta sorveglianza a(r)mata. I Capitani, che in questo periodo hanno carta bianca ed in mano le sorti della Contrada, con la collaborazione dei ‘mangini’, hanno fatto tutte le mosse, gli accordi più o meno segreti, le trattative (i partiti : così si definiscono a Siena), previsto e valutato le varie combinazioni possibili. Dopo l’assegnazione del cavallo ci potrebbe essere la necessità di qualche ritocco : chissa? Forse per valorizzare con un buon fantino il buon cavallo avuto in sorte?
Francoeffe

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