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"La Calunnia di Apelle" di Sandro Botticelli

La definizione lessicale della Calunnia data dai vocabolaristi si riferisce precisamente ad una menzogna denigratoria ad una falsa accusa.
Semplicemente oggi, in quanto culturalmente curioso, pongo all'attenzione il dipinto a tempera su tavola di legno, custodito nella Galleria degli Uffizi di Firenze di Sandro Botticelli.
Il dipinto si trova vicino alla Primavera dello stesso Botticelli ed è quindi "oscurata" essendo di piccole dimensioni dal capolavoro più conosciuto. E' comunque piena di significato.
La Calunnia di Apelle o semplicemente "La Calunnia" è stato realizzato intorno al 1496.
Il periodo storico nel quale Botticelli lavora riguarda il turbato clima politico e sociale che dopo la morte di Lorenzo il Magnifico nel 1492, le prediche di Girolamo Savonarola attaccavano duramente i costumi e la cultura del tempo, predicando al popolo l'arrivo del giudizio divino e imponendo penitenza ed espiazione dei peccati. L'umanesimo del quattrocento fiorentino aveva già dato le proprie certezze, e le nuove mutate situazioni politiche iniziavano ad incrinare i segni del secolo trascorso.
I "roghi delle vanità" impressionarono molto il pittore. I giudizi di Savonarola avevano inferto dei duri moniti e avevano marchiato le menti e la vita pubblica e culturale fiorentina; la città non si riprenderà mai del tutto.
I sensi di colpa del Botticelli furono importanti per il proseguio della sua vita artistica.
Il Botticelli nel corso della propria carriera ebbe un importante passaggio da l'espressione della Venere e della Primavera fino ad un esasperato misticismo. Il suo nuovo stile privilegiava le figure plastiche ed il chiaro scuro con personaggi di maggiore espressività.
La Calunnia è il punto di guado tra le due espressioni aristiche.
Re Mida con le orecchie d'asino, giudice seduto sul trono;
Ignoranza e Sospetto alle sue spalle;
Livore ("rancore") difronte con il cappuccio nero coperto di stracci;
La Calunnia donna molto bella (notare l'estrema somiglianza con la Primavera, forse la stessa modella);
Le acconciatrici di capelli Insidia e Frode;
Il Calunniato impotente che impugna una fiaccola che non fa luce, simbolo della falsa conoscenza;
La vecchia sulla sinistra è il Rimorso e l'ultima figura di donna sempre a sinistra è la Nuda Veritas.
Un barlume di follia mi ha fatto pensare al Savonarola analizzando la figura della vecchia associata al rimorso, non credo che la simbologia faccia parte del personaggio.
I dipinti hanno tutti una bella o brutta storia da raccontare, il solo guardare ci limita. Anche solo soffermarsi sulle singole figure ed associarne il nome alla nostra esistenza, ci fa meditare su come si inviluppa la società.
Presto una nuova visita agli Uffizi.

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