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Se i monumenti si sgretolano.


Piazza della Repubblica nel 1883 al tempo della distruzione del Ghetto. La Colonna dell'Abbondanza anche al tempo vituperata dall'affissione di manifesti.
A Firenze, così come in altre città d’Italia, la conservazione delle opere d’arte è un problema costante che ha nelle nuove tecnologie uno spiraglio per cercare di monitorarne lo stato di salute.
Il recente avvenimento di piazza della Repubblica a Firenze, dove dalla Colonna dell'Abbondanza si è staccato un capitello di circa 50 chili, porta nuovamente alla luce quanto ormai accaduto più volte anche a Pompei ed in altre città italiane.
I monumenti all’aperto sono da sempre attaccati dalle intemperie e ormai, da tempo, si è capito che gli interventi di manutenzione devono essere svolti periodicamente, compresi quelli di monitoraggio dello stato di salute dei materiali che li compongono.
La pioggia caduta negli ultimi giorni è penetrata, così come altre centinaia di volte, dentro alcune fessure della struttura della colonna, danneggiandone la consistenza, con la calma che contraddistingue il lavoro erosivo dell’acqua, e un pezzo della Colonna dell'Abbondanza in piazza della Repubblica a Firenze è caduto.
Si è staccata una parte del piatto superiore della colonna dal diametro di 50 centimetri e pesante alcune decine di chili. Oltre al rischio che è stato altissimo, pensando alle centinaia di turisti che ogni giorno passano proprio sotto la colonna, ma in particolare alle persone che sostano negli scalini della base del monumento, diviene paradossale che proprio perché stava piovendo, nessuno vi era seduto.
La colonna è un punto di riferimento un po’ per tutti i fiorentini e per il significato storico e simbolico che ha nel tessuto urbano cittadino. E’ considerata l’ombelico di Firenze in quanto posizionata nell’intersezione delle due strade principali di epoca romana, incrocio tra il cardo e il decumano dell’impostazione di ogni città fondata da Giulio Cesare e dalla cultura romana. E’ anche il punto dal quale si dividono tre dei quattro quartieri storici che delimitano i colori del Calcio Storico fiorentino, il quarto, i Bianchi di Santo Spirito si trovano Oltrarno. Posizionata sopra la colonna, c’è una copia della Dovizia scolpita da Giovan Battista Foggini nel 1722 in sostituzione di quella di Donatello del 1431. L’originale del Foggini é custodita nel palazzo della Cassa di Risparmio di Firenze.
Le autorità cittadine sono intervenute immediatamente dopo il crollo, ma assistiamo nuovamente alla gestione di una situazione d’emergenza così come ormai è divenuta abitudine nel nostro paese, e Firenze per questo non fa eccezione.
Sarà aperta un’inchiesta che porterà a un risultato, ma qualunque esso sia, di responsabilità o meno, lascerà comunque una ferita nel cuore della nostra città, patria dell’arte, culla della civiltà artistica e patrimonio dell’Umanità.

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