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Una "Nuova Casa" per Michelangelo


Il Tondo Doni di Michelangelo
La Galleria degli Uffizi, si sa, non possiede opere certe di Michelangelo Buonarroti. Solo una è certa, il Tondo Doni.
Nel progetto dei Grandi Uffizi che lentamente sta prendendo forma, c'è una buona notizia, una sala nuova dedicata al grande Genio fiorentino.
La nuova Sala Michelangelo, la numero 35, contiene oltre che ad altre opere d'arte di vari artisti collegbili a Michelangelo, la monumentale statua di Arianna, nota ai più col nome di Cleopatra.
Il celebre Tondo Doni di Michelangelo, che nel corso dei secoli ha subito numerosi spostamenti, era accolta dal 1952 nella Sala 25 al secondo piano del Museo. Ora è il pezzo centrale della nuova sala Buonarroti.
Nel nuovo spazio, le cui pareti sono di colore vermiglio come quelle delle sale dedicate ai pittori fiorentini del '500, il Tondo si trova in compagnia di tavole di pittori fiorentini del '500 (frà Bartolomeo, Mariotto Albertinelli, Andrea Del Sarto, il Franciabigio), dipinti dell'amico spagnolo di Michelangelo Alonso de Berruguete, e, al centro della stanza, il monumentale marmo ellenistico dell'Arianna (nota ai più però come Cleopatra). Il «cambio di casa» del Tondo Doni, unica pittura certa del Buonarroti, è solo l'ultimo di una lunga sequela di traslochi dei quali, nel corso dei secoli l'opera, completata nel 1508 per il mercante fiorentino Agnolo Doni, è stata protagonista. Il dipinto restò nella collezione della famiglia del mercante fiorentino fino al 1594 quando entrò a far parte di quella medicea: Ferdinando I la apprezzò a tal punto da volerla appesa nella sua camera in Palazzo Pitti.

La nuova sala 35 degli Uffizi
Il percorso dell'opera d'arte fu travagliato. Il Tondo Doni fu spostato agli Uffizi, dove, per la maggior parte del tempo, fu esposto nella Tribuna del Buontalenti fino al 1907. Dopo altri spostamenti interni, l'opera lasciò gli Uffizi il 19 giugno 1940, per essere protetta dalle bombe della Seconda guerra mondiale nel rifugio bellico della villa medicea di Poggio a Caiano; appena pochi mesi, però, fino al 23 ottobre, quando fu nuovamente trasferita al Castello di Poppi. Il rientro in Galleria avvenne il 10 giugno 1945, e la collocazione nella Sala 25, penultimo spostamento, fu sette anni dopo, nel '52; fino ad oggi, quando al Tondo, dopo tante peripezie, è stata concessa la sua prima casa personalizzatà all'interno degli Uffizi.
Noi siamo pazienti e aspettiamo con asia tutta la nuova sistemazione della Galleria degli Uffizi. Ci aspettiamo molto da tutto questo e crediamo che un grande museo fiorentino così internazionale come gli Uffizi, debba valorizzare al massimo i propri capolavori. Noi ci aspettiamo il massimo dai dirigenti e sovrintendenti, perchè la "fame" dell'arte da parte di tutto il mondo non cesserà mai di esistere.


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