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La "buca"

E' vero, pur se etimologicamente incerta, la parola "buca" ha numerosi significati. L'enciclopedia Treccani ne da almeno sette definizioni tra le quali: cavità del terreno, fossa per trappole, gioco per ragazzi, gioco del biliardo, avvallamento del letto o affossamento sulle guance e come vuoto tecnico in elettronica.
A Firenze la buca ha un significato particolare che risale a tanto tempo fa.
Alcune confraternite del Trecento, attive nella Firenze medievale, avevano l'abitudine di ritrovarsi in luoghi interrati. Alcune di loro prendevano il nome proprio dai locali nei quali si riunivano come ad esempio la Confraternita della Buca di Sant'Antonio in via degli Alfani.
Il giorno di San Luca evangelista, santo patrono degli artisti e dei medici, festeggiato il 18 ottobre si organizzava la tradizionale "merenda nella buca", da qui appunto il modo di dire fiorentino: "per San Luca la merenda in buca".
La Compagnia di San Luca era una congregazione di artisti che fu fondata agli inizi del 1300. Dopo la morte di Giotto, in uno dei chiostri della SS. Annunziata, nella cappella dedicata appunto a San Luca, ebbe luogo la fondazione di un'altra Compagnia, quella del Disegno detta anche dei Pittori. Era l'inizio di ciò che adesso chiamiamo "Accademia del Disegno".
Le riunioni delle Compagnie e delle Confraternite non erano mai lasciate alla sola cultura. Ogni incontro veniva allietato da piacevoli banchetti.
E' per questo che a Firenze i locali sotterranei li chiamiamo "Buche". Sono fin dai tempi delle Confraternite luoghi di piacevolezza e ristorazione. I locali sotterranei sono ancora oggi particolari Trattorie, Osterie e Ristoranti che attraverso la loro caratteristica di soffitti a volte e pietra locale, rendono una piacevole atmosfera ai commensali. Buca Mario, Buca di San Giovanni, Buca Lapi sono solo alcuni dei nomi della ottima e particolare ristorazione fiorentina.
Buon appetito!!

© Filippo Giovannelli - Riproduzione riservata


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